Mondo Bio

I migliori prodotti naturali per la cura dei nostri capelli

I migliori prodotti naturali per curare i capelli La cura dei capelli si sta spostando  sempre di più nel mondo bio, è infatti stato dimostrato come i prodotti naturali per la cura dei capelli abbiano un effetto migliore di quelli chimici e garantiscano allo stesso tempo una cura reale, che non vada a danneggiare e aggredire il capello finendo per indebolirlo. Ecco che il mercato si è riempito di prodotti di vario genere, rigorosamente biologici e composti da elementi naturali. In questa vasta gamma di scelte, abbiamo selezionato alcuni dei migliori. L’olivo, shampoo delicato Iniziamo con L’olivo, shampoo delicato composto da elementi biologici, la cui qualità è aumentata attraverso la presenza di olio d’oliva, estratto di oliva, e acqua distillata da foglie di oliva, tutto proveniente da campi e frantoi italiani. L’Olivo è uno shampoo adatto a tutta la famiglia,

vestiti eco friendly

I migliori materiali green utilizzati nel mondo dell’abbigliamento

I materiali green invadono il mondo dell’abbigliamento, ecco i più utilizzati Di recente il mondo green è letteralmente esploso andando a interessare i più svariati settori. Uno di questi è quello dell’abbigliamento dove, i materiali green e ecologici, sono sempre più utilizzati a danno vita a prodotti straordinari nel pieno rispetto dell’ambiente e del nostro pianeta. Tra questi ce ne sono alcuni veramente straordinari, materiali resistenti e dotati di moltissime caratteristiche che li rendono davvero unici.   Fibra di Cellulosa: la fibra di cellulosa riciclata è sostanzialmente una polpa che nasce dalla trasformazione di tutti quei tessuti che contengono un altissimo contenuto di cellulosa. Questa fibra viene prodotta senza l’utilizzo di sostanze chimiche e dà vita a tessuti green di alta qualità, capaci di resistere alla trazione, di assorbire rapidamente il colorante e di resistere a usura e abrasioni. La

Terreni desertici a rischio collasso, i microrganismi che li abitano subiscono gli effetti del riscaldamento globale

Anche se invisibili, i microrganismi che vivono nel suolo desertico e che proteggono il terreno andando a formare un invisibile pellicola protettiva, rischiano l’incolumità a causa del riscaldamento globale. Questa scoperta è stata possibile grazie ad una ricerca dell’Arizona State University guidata dal microbiologo Ferran Garcia-Pichel. Lo studio consisteva in una accurata indagine di determinati  “lenzuoli” di terra, prelevati nelle zone desertiche americane,nellll’Oregon, nel New Mexico ed anche nello Utah e in California. Questi microrganismi permettono di tenere integro il terreno dando nutrimento alle piante desertiche presenti. Nelle analisi svolte, risulta una notevole variazione di quantità di microrganismi all’interno dei “lenzuoli” di terra e soprattutto del tipo di batteri, in questo caso Microcoleus steenstrupii che, come noto ai ricercatori, modivica la sua proliferazione in base alle variazioni di temperatura. Questo tipo di batteri sta lentamente avanzando e proliferando li dove

Carbone, fa più vittime degli incidenti stradali: l’allarme di Greenpeace

Dati allarmanti scaturiti da una ricerca condotta dall‘Università di Stoccarda e divulgata da Greenpeace che lancia l’allarme: l’inquinamento da carbone in Europa ogni anno miete 22.300 vittime premature numeri assai più alti di quelli degli incidenti stradali, Greenpeace sottolinea inoltre che il carbone a questo punto costa davvero troppo non solo in termini economici ma proprio in vite umane. La ricerca dell’Università di Stoccarda ha messo in evidenza come l’inquinamento atmosferico provocato dalle centrali elettriche a carbone provochi più morti rispetto addirittura agli incidenti stradali in Polonia, Romania, Bulgaria e Repubblica Ceca. In particolare poi in Italia, sottolinea Greenpeace, nel 2010 si attribuiscono al carbone 521 morti premature e la perdita di circa 117.000 giornate di lavoro. Per quanto riguarda l’Italia, Greenpeace punta il dito contro Enel. Alla produzione della grande multinazionale elettrica italiana è riferibile secondo la ricerca, una

acqua, onu

Acqua, entro il 2030 le risorse potrebbero diminuire di parecchio

L’allarme arriva dal rapporto “World Water Development” 2016. L’acqua è un bene prezioso e fondamentale per la nostra esistenza eppure ancora oggi si spreca, si maltratta e molti ancora credono che sia una risorsa illimitata quando sono anni che si ripete la stessa cosa: l’acqua va preservata, protetta e non sprecata proprio perchè non è illimitata e secondo un nuovo rapporto dell’Onu questa risorsa entro il 2030 potrebbe infatti diminuire di oltre il 40%, una percentuale altissima che ancora una volta deve farci riflettere tutti da singoli cittadini ma ovviamente anche i governi. Nel rapporto presentato a Nuova Delhi, in India, si legge che l’agricoltura usa già il 70% dell’acqua dolce disponibile. Una cifra che sale al 90% nei Paesi meno sviluppati, ed entro il 2050 dovrà produrre il 60% di cibo in più livello globale, il 100% in più

casa di bottiglie

FOTO – Una casa costruita con le bottiglie di vetro: è successo in Russia

Hamidullah Ilchibaev ha deciso di realizzare l’abitazione “verde” in memoria di suo figlio, scomparso a 18 anni. Un’ abitazione costruite utilizzando quasi esclusivamente bottiglie di vetro, esattamente 12mila bottiglie di vetro raccolte in vari ristoranti della zona oppure acquistate a poco più di un centesimo cadauna, è riuscito nell’impresa che potrebbe quasi sembrare una bufala o un pesce d’aprile il russo Hamidullah Ilchibaev che l’ha voluta costruire in memoria del figlio scomparso a 18 anni, per costruire la sua casa di 99 metri quadrati, Ilchibaev ha raccolto nel giro di tre anni oltre 12mila bottiglie di champagne vuote, regalategli dai ristoranti nelle vicinanze o acquistate al costo di un rublo (poco più di un centesimo di euro). Oltre a evitare l’accumulo di vetro nelle discariche, l’opera del 52enne russo ha consentito di evitare l’impatto ambientale derivante dalla produzione di materiali

Mattoni più resistenti grazie agli scarti della lavorazione della birra

Sua maestà la birra colpisce ancora anche in campo green e nelle lavorazioni biocompatibili, stavolta sono gli scarti derivanti dalla lavorazione della birra che entrano di diritto nel campo dell’edilizia green con la realizzazione di veri e propri mattoni ecocompatibili più resistenti e isolanti di quelli tradizionali, la scoperta arriva da un team di studio del politecnico Tomar in Portogallo. Con un impasto che contiene il 5% dei cereali “esausti”, la squadra di ricerca è stata in grado di creare mattoni resistenti come quelli convenzionali ma riducendo la dispersione del calore del 28%. Secondo gli esperti, ciò accade perché i cereali li rendono più porosi. Quindi, intrappolano più aria, che aumenta la ritenzione termica. Gli scarti della birrificazione normalmente vengono utilizzati come nutrimento per gli animali o finiscono in discarica.

ambiente

Decreto green economy: stop a mozziconi e gomme da masticare per strada

Sigarette e cicche, multe salate per chi le getta a terra. Basta mozziconi di sigarette lanciati per strada, sui marciapiedi, abbandonati in spiaggia tra i lettini. Stop alle gomme da masticare impiastricciate dappertutto, in particolare sotto la suola delle scarpe. L’operazione civiltà non è più affidata alla buona volontà di qualche sindaco: questa volta a imporre le regole ai cittadini cafoni è una legge. O meglio, un disegno di legge, già alla Camera, dal titolo Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy. L’attuazione della legge darà modo ai comuni di attrezzarsi e installare appositi contenitori in strada per la raccolta di mozziconi di sigarette e gomme da masticare. Alcune città più pulite hanno già installato i contenitori nelle proprie vie. Modena e Verona sono tra queste. Nella città emiliana il sindaco ha lanciato la campagna “se ami

italiasicura e acquesicure

#italiasicura e #acquepulite, il Governo e il Ministero dell’ambiente uniti per riqualificare le nostre acque

Promuovere e lasciar emergere un utilizzo più consapevole dell’acqua.   Una lodevole iniziativa che è in corso proprio in questi giorni e che vede impegnati insieme in prima linea il Governo con il Ministero dell’ambiente per promuovere l’iniziativa #italiasicura #acquepulite, l’iniziativa che fa parte di un intento ben più grande e importante intende finalmente affrontare di petto la riqualificazione del sistema idrico italiano da troppi anni lasciato all’incuria e al dissesto totali soprattutto in alcune zone del nostro paese specie nel Sud Italia dove ad oggi addirittura mancano proprio vere infrastrutture al riguardo, se consideriamo poi quanto sia importante l’acqua come risorsa vitale e quanto sia delicata la sua sopravvivenza anche alla luce del recente rapporto dell’Onu sul fabbisogno mondiale. La campagna intende promuovere e sostenere un utilizzo più consapevole dell’acqua cercando di far fronte all’inquinamento dei mari delle nostre

Plastica, nel 2050 il Pianeta potrebbe esserne seppellito

Sarà dura combattere l’invasione della plastica ormai presente praticamente in qualsiasi cosa a tal punto che uno studio realizzato dalla California University di Davis pubblicato su Nature ha previsto uno scenario inquietante quanto apocalittico ovvero di questo passo il nostro pianeta potrebbe essere letteralmente seppellito dalla plastica entro il 2050 se non facciamo qualcosa come una massiccia riduzione della plastica attraverso lo smaltimento. La dispersione di materie plastiche nell’ambiente è in grado di provocare enormi danni all’ambiente e di infiltrare sostanze chimiche tossiche all’interno delle catene alimentari, arrivando così all’uomo. Eppure in buona parte del mondo, tra cui l’Europa, la plastica è considerata legalmente un rifiuto semplice, al pari degli scarti alimentari. Il problema sta proprio nella cattiva gestione delle politiche di smaltimento in Italia ma non solo anche nel resto del mondo il fenomeno non è quasi per niente