Il virus del West Nile o Febbre del Nilo giunge in Italia con sempre più casi attesti nel Nord Italia e porta con sé tanta paura. Vediamo di cosa si tratta.
La febbre del Nilo è stata isolata per la prima volta in Uganda nel 1939 e si diffuse ben presto in tutto il mondo, data la sua facile contrazione. All’uomo può essere contagiato attraverso zanzare infette o da uccelli selvatici malati, ma non solo gli animali sono portatori del virus. Infatti, questo può essere trasmesso anche per mezzo di un intervento o passato dalla madre al feto oppure essere contratto tramite trasfusione di sangue.
Dunque sono molti i modi in cui si può entrare in contatto con questa malattia, che presenta sintomi ben precisi e che può essere curata recandosi in ospedale e riuscendo ad ottenere una diagnosi accurata.
Vediamo, quindi, quali sono i sintomi del virus del Nilo, qual è il suo tasso di mortalità e in che modo si può curare.
Questa particolare febbre ha un periodo di incubazione piuttosto variabile, che dipende principalmente dalla persona che lo contrae, dalle sue patologie e dalla sua situazione clinica. Questa varia da 2 giorni sino ad un massimo di 14 giornate, ma per i pazienti affetti da problemi del sistema immunitario si può arrivare anche a 21 giorni di incubazione.
Nella maggioranza dei casi si tratta di una condizione che risulta asintomatica o con sintomi lievi che possono essere febbre, vomito, mal di testa, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei, nausea e giramenti di testa.
Vi sono casi più gravi (1%) dove si possono avere complicazioni come disfunzioni motorie, tremori, problemi alla vista, stati di confusione, alterazione delle percezioni, paralisi, coma, danni neuronali irreversibili. Si tratta comunque di casi limite.
Nella maggioranza dei casi il virus West Nile non comporta grandi sintomi e problemi per la salute, soltanto un po’ di alterazione e spossatezza.
Per prevenire il sopraggiungere della febbre si dovrà evitare di avere zanzare in casa e sarà bene quindi cercare di non avere accumuli di acqua nei vasi o ristagni nel proprio giardino. Si potranno poi mettere in atto alcuni rimedi naturali contro le zanzare e ci si potrà così dotare di piante che le scaccino, come ad esempio alcune erbe aromatiche, come il basilico, la menta o la citronella.
Fate inoltre attenzione, se avete animali, a cambiare spesso la loro acqua, per evitare che le loro ciotole diventino dei nidi per questi animali.