Qui di seguito vi proponiamo cinque tipologie di stufa ecologica le quali sono in grado di riscaldare le nostre abitazioni senza andare ad avere un impatto troppo negativo sull’ambiente.
Questo perché è sempre importante tenere presente che viviamo in un periodo in cui l’inquinamento ha raggiunto tassi elevatissimi, ed è quindi necessario ricercare, soprattutto proprio per quanto riguarda il riscaldamento, delle alternative alle nocività prodotte nel corso dei secoli.
Le tipologie di stufa ecologica che vi proponiamo qui di seguito sono delle dimostrazioni che al giorno d’oggi è possibile, ed anche semplice, scaldarsi senza inquinare.
Stufa ecologica a legna
La stufa a legna è la più classica stufa ecologica dal momento che viene impiegata da decisamente molto tempo. Una stufa a legna, infatti, permetteva, e permette tutt’ora, di riscaldare ambienti e, contemporaneamente, di cucinare. È infatti dotata di un piano, normalmente di ghisa, sul quale è possibile preparare cibi e anche di un forno. Questa tipologia di stufa è alimentata a legna: garantisce quindi un tasso basso di inquinamento, anche se richiede spazio a sufficienza per l’accumulo della legna stessa.
Stufa a pellet
Il pellet è un materiale ecologico dal momento che viene ricavato dalla segatura essiccata e rappresenta lo scarto derivante dal legno, rispetto al quale presenta però notevoli vantaggi. Risulta infatti essere meno ingombrante e più facilmente trasportabile. Altre note positive riguardano invece l’inquinamento: nonostante renda addirittura quasi il doppio della generica legna, esso produce un quantitativo di ceneri relativamente basso. Inoltre, la produzione di pellet non è strettamente legata all’abbattimento di alberi in quanto esso può essere prodotto dall’utilizzo di tutti gli scarti derivanti dalle lavorazioni di falegnameria, e rappresenta quindi il risultato di un vero e proprio riciclo.
Stufa a mais
La stufa a mais prevede l’utilizzo dei chicchi di mais sgranati come combustibile. Questi risultano facilmente trasportabili e non richiedono lavorazioni particolari. Ciò che suscita forti interrogativi è però l’utilizzo del mais in questa modalità, in quanto esso potrebbe risultare una fonte vitale di sostentamento nei paesi del Terzo mondo.
Stufa ecologica a bioetanolo
Le stufe a bioetanolo stanno pian piano entrando nelle case di un numero crescente di italiani. Sfruttando questo “carburante ecologico”, una stufa ecologica a bioetanolo produce fumo ma soltanto una bassa quantità di anidride carbonica e di umidità, e provvedono in maniera ottimale al riscaldamento di ambienti. Questa particolare tipologia di stufa ecologica non prevede nessuna canna fumaria ed è caratterizzata da un’accensione particolarmente semplice ed rapida.
Stufa ecologica senza canna fumaria
Come ultima tipologia affronteremo quella della stufa senza canna fumaria, che prevede la dispersione del calore negli ambienti circostanti. Il calore viene infatti fatto confluire o in tubi che percorrono l’intera abitazione (un utilizzo molto appropriato è quello del pavimento riscaldato), oppure in apposite strutture volte alla conservazione del calore.