Il cemento fotocatalitico è un nuovo tipo cemento in grado di svolgere il lavoro da spazzino dell’inquinamento, eliminando lo smog.
Infatti, il cemento fotocatalitico potrebbe permettere alla strada stessa di “mangiare” letteralmente lo smog, riducendo le emissioni di inquinanti dovute ai veicoli che vi transitano.
Questo particolare tipo di cemento è nato da un’idea di Luigi Cassar, direttore centrale del settore ricerca e sviluppo di Italcementi nel 1996 dopo anni di studio, ed è stato brevettato da lui stesso.
La sua invenzione è sorprendente, basta pensare che un chilometro quadro di questo particolare cemento fotocatalitico riuscirebbe ad assorbire ogni anno ben 30 mila tonnellate di ossido di azoto.
Per adesso questo tipo di cemento è in via di studio e sono stati fatti su di esso soltanto dei test e delle prove, ma ben presto potrebbe divenire una soluzione molto pratica per riuscire ad arginare il problema dell’inquinamento dovuto alle emissioni delle auto.
Ma come funziona questo cemento? In poche parole, il cemento fotocatalitico utilizza un processo simile alla classica fotosintesi, data la presenza di piccolissime particelle di diossido di titanio in grado di rimuovere l’ossido di azoto dall’aria con cui vengono a contatto. Inoltre, date le sue proprietà, costruisce anche patina impermeabile in caso di pioggia.
Bisogna anche sottolineare il fatto che questo innovativo composto è efficace non soltanto con l’ossido di azoto, ma anche con altri composti potenzialmente nocivi per la nostra salute come l’anidride solforosa, l’ossido di carbonio e la formaldeide: tutto ciò grazie al suo contenuto di biossido di titano il quale, grazie alle sue proprietà, riesce a scindere le molecole trasformandole in composti innocui per la salute dell’uomo e dell’ambiente.