Allergia ai pollini: metodi di diagnosi e terapie più nuove


Come possiamo riconoscere in breve tempo se si soffre di qualche allergia e quali sono le nuove terapie che ci aiutano ad alleviare i fastidi? Scopriamolo insieme.

L’immunoterapia è una nuova terapia che sembra funzionare veramente e spesso può risolvere le allergie una volta per tutte. Eppure questa viene utilizzata ancora poco in Italia: a dichiararlo è proprio l’Associazione Allergologi Immunologi Territoriali e Ospedalieri, secondo cui su quindici milioni di allergici italiani circa otto ne trarrebbero vantaggio ma meno di 200mila la fanno.
Uno dei fattori principali della decisione di non usufruirne potrebbe essere di tipo economico dal momento che l’immunoterapia non è rimborsata in tutte le Regioni. In aggiunta, vi è anche il fatto che pochi medici ne conoscono le potenzialità.
In sostanza la cura consiste nel somministrare al paziente allergico dosi man mano crescenti della sostanza a cui si è allergici (pollini, acari della polvere, cibi): così facendo il sistema immunitario impara a tollerare la sostanza senza reagire.

Le nuove linee guida dell’Accademia Europea di Allergologia hanno sottolineato e ribadito che si tratta della strategia più efficace al momento in circolazione. Questo, ovviamente, se praticata nel modo corretto ai pazienti giusti. Risulta particolarmente efficace ed utile soprattutto nei casi legati alle allergie alimentari gravi, le quali possono portare anche a reazioni anafilattiche molto rischiose.

Comunque sia, con una buona terapia a base di antistaminici (in alcuni casi cortisonici intranasali) è possibile trascorrere una serena primavera. Occorre però farsi indicare i principi attivi e la modalità di somministrazione più giusti per il proprio caso dal medico di base o meglio ancora da un allergologo.

La cosa essenziale da fare è non ricorrere al fai da te. Se si sospetta un’allergia è bene rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi corretta. Le analisi utili per capire a che cosa si è allergici sono il prick test, il RAST e l’ISAC i quali vengono effettuati sul sangue.