L’Ue punta il dito sulle grandi navi da crociera e sulla loro emissione di Co2, dannoso all’ambiente. Le emissioni derivanti dal trasporto marittimo internazionale rappresentano il tre percento delle emissioni di gas serra mondiali ed il quattro percento delle emissioni di gas serra dell’unione Europea.
Ed è proprio l ‘UE a chiedere ai proprietari delle navi il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di co2 durante i viaggi.
Questo permetterà di capire le reali quantità di gas prodotte e disperse nell’aria per potersi rendere conto se i limiti accettabili vengano superati o meno.
Naturalmente verrà fornito un plico informativo per poter mettere in atto una riduzione delle emissioni.
I tempi per la realizzazione di questi “metodi di riduzione” a livello europeo sono lunghi, infatti come data di scadenza è previsto Gennaio del 2018, in modo che l’Europa si adegui ai piani che coinvolgono anche gli altri paesi del mondo.
“l’Ue proseguirà la sua azione al fine di giungere a una soluzione globale internazionale”, a parlare è il responsabile dei Trasporti nonchè vicepresidente della commissione, Siim Kallas.