Quali sono i vantaggi della tecnologia ibrida?

Quello delle macchine ibride è un argomento mai come oggi in voga, nell’ambiente automobilistico. Da una parte il numero di nuove immatricolazioni in costante crescita, dall’altro una curiosità generalizzata verso la categoria alimentano un dibattito che riempie quotidianamente le pagine di forum, social network e stampa specializzata.

Della tecnologia ibrida si parla tanto, e tutti i giorni. Capita non di rado tuttavia di fare confusione con una terminologia per molti ancora tutta da scoprire: ibrido, mild hybrid, ibrido plug-in sono solo alcune delle parole che a partire da tempi piuttosto recenti hanno arricchito il lessico degli automobilisti di tutto il mondo. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza a riguardo, illustrando contestualmente i vantaggi della tecnologia ibrida nella guida di tutti i giorni.

Come sfruttare al meglio le auto Ibride e ibride plug-in

L’auto ibrida si chiama così perché trae energia da più fonti di alimentazione differenti. In teoria rientrerebbero nella definizione anche le auto cosiddette bi-fuel, benzina-metano e benzina-GPL, ma per convenzione il termine ibrido oggi fa riferimento alle auto dotate di un motore elettrico e uno termico. L’energia destinata a produrre il movimento quindi viene tratta dal combustibile, benzina o diesel che sia, e da quella elettrica immagazzinata nelle batterie.

Lo sviluppo di quest’architettura nasce per rispondere alla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e altre sostanze inquinanti. L’auto elettrica già offre mobilità a emissioni zero, ma per una serie di motivi la sua diffusione su larga scala fatica a prendere piede. Rete di ricarica ancora poco sviluppata, elevati costi d’acquisto e autonomia ancora non soddisfacente frenano le intenzioni green di molti automobilisti.

In un contesto del genere, le auto ibride rappresentano una soluzione praticabile ed estremamente efficace. Iniziamo quindi a fare i distinguo del caso: le mild hybrid o più semplicemente ibride possono viaggiare in modalità 100% elettrica per brevi tratti, e a velocità moderata. In frenata e durante le decelerazioni, le batterie compiono istantanei cicli di ricarica che permettono di estendere l’autonomia in elettrico. Quando serve più potenza viene impiegato il motore a combustione, aiutato dall’elettrico che lavora in sinergia quando le batterie sono sufficientemente cariche. La soluzione è particolarmente efficace nella guida in città, dove si realizza un corposo risparmio di carburante.

Le ibride plug-in funzionano allo stesso modo, ma a differenza delle mild hybrid possono essere ricaricate anche tramite connettore e colonnina. Durante la marcia recuperano energia e quindi autonomia in frenata e in decelerazione, proprio come le ibride tradizionali. Rispetto a queste però consentono maggiore autonomia nella guida 100% elettrica, perché le batterie sono più grandi e capienti. Anche le prestazioni che arrivano dal motore elettrico sono superiori, potendo spingere l’auto senza utilizzare il propulsore termico per decine di km, e a velocità più sostenute.

Anche qui i vantaggi più sostanziosi si concretizzano in città, così come nei percorsi extraurbani ricchi di curve e saliscendi. Rispetto alle mild hybrid il costo d’acquisto è di norma più elevato, così come crescono autonomia e prestazioni in elettrico. Entrambe le configurazioni offrono il meglio quando vengono abbinate a un cambio automatico, soluzione che permette di adottare gli ultimi ritrovati in fatto di guida autonoma e ADAS.

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