Raccolta differenziata: in aumento ma siamo ancora indietro

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Siamo ancora lontani dall’obiettivo del 50% entro il 2020.

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Raccolta differenziata

Siamo indietro e di parecchio anche sul fronte raccolta differenziata nonostante secondo gli ultimi dati del Conai risulti in aumento ma ancora lontani dagli standard fissati dall’Unione europea ovvero il 50% entro il 2020, pochissimi i comuni davvero virtuosi se ne contano appena sei, anche le regioni virtuose sono pochissime e anche in questo settore il divario da Nord e Sud è notevole. Sette regioni – ossia Trentino, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sardegna – hanno superato il 50% di materiali avviati a riciclo. Inoltre, tra i dati positivi, c’è per la prima volta il calo dei costi totali del 2,7% registrato nel 2016, per via della diminuzione delle quantità avviate a smaltimento.

Filippo Bernocchi, delegato Anci per energia e rifiuti, parla anche di una conferma delle criticità nelle aree metropolitane e del fatto che l’Italia rimane spaccata. L’esperto continua: Il problema del Sud è enorme. Sarà impossibile, per esempio, che Sicilia e Calabria possano arrivare al 50%. In quest’ottica Bernocchi invita a riflettere: Sarebbe meglio sostenere le regioni del Sud piuttosto che spingere le risorse sulle regioni del Nord perché i numeri dicono che se non troviamo risorse per far partire la raccolta differenziata al sud l’Italia finirà sotto procedura di infrazione.

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