Creata la prima piramide di ghiaccio per il rifornimento di acqua nei mesi difficili.
In alcune zone del pianeta esistono zone che almeno per alcuni mesi dell’anno diventano particolarmente difficili a causa dei caprici climatici come l’Himalaya indiano che più volte in questi anni ha messo a dura prova i propri abitanti alle prese con la scarsità di acqua cosi si sta realizzando un vero e proprio piccolo ghiacciaio artificiale che nei mesi più caldi dell’anno si scioglierà fornendo acqua per l’irrigazione, anche in questo caso si tratta di un progetto avviato con il crowdfunding Indiegogo il nome e mira a raccogliere 125mila dollari per completare i lavori.
L’agricoltura in queste zone è basilare per la sopravvivenza delle persone e di conseguenza l’acqua è un bene imprescindibile non solo per dissetarsi e lavarsi, in questi mesi l’ingegnere Sonam Wangchuck aveva realizzato un prototipo alto 6 metri, mentre la stupa (questo il nome della piramide di ghiaccio) in costruzione prevedeva in principio un’altezza di 30 metri. Tuttavia, ammette l’ingegnere, a conclusione dei lavori la piramide sarà alta soltanto la metà. L’obiettivo è terminare per metà marzo in modo da fornire nei mesi successivi agli agricoltori l’acqua di cui hanno bisogno per le loro attività. Nei prossimi anni si punta a costruire una serie di 80-90 stupa in grado di immagazzinare un miliardo di litri d’acqua per irrigare 600 ettari di deserto. Per far questo, spiega Wangchuck, serviranno altri 100mila dollari.