L’italiano medio paga il dieci percento in più di consumo elettrico rispetto al 2009.
Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia, spiega che la causa principale di questo aumento sono le tasse, a cui si aggiungono sovrapprezzi molte volte non propriamente chiari, dovuti ad un controllo non totalmente limpido dei ricarichi. Questo Gap, rispetto a gli anni passati, produce più di un miliardo di euro l’anno.
Altro punto a sfavore è il calo della distribuzione di energia elettrica nel paese, quindi una riduzione della richiesta.
Questi diminuzione ha una connessione con il calo di consumo elettrico dovuto all’utilizzo di fonti alternative, solari, eoliche etc. ed a una serie di investimenti su gli incentivi alle aziende per il loro utilizzo.
Quindi, per quanto assurdo, l’utilizzo di energie green ed alternative, da una parte favorisce un processo di equilibrio tra la natura ed il cittadino, dall’altra ne appesantisce gli oneri degli utenti.
“Il mercato stesso è la soluzione alla riduzione delle spese” spiega Bortoni ” bisogna lavorare sulla tutela dei prezzi segnandone un basso regime in modo da permettere una prolificazione di sistemi alternativi ed una crescita di richiesta.”.
Infine, Bortoni annuncia la nascità di una bolletta che permetterà una lettura più trasparente delle diciture in modo da rendere partecipe ai cambiamenti anche il cittadino.