Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa. Vediamo quali sono le cause che la provocano, i sintomi, il trattamento e l’efficacia dei vaccini.
Il morbillo è considerato una malattia infettiva infantile, al pari della varicella, della rosolia, della parotite e della pertosse, dal momento che colpisce soprattutto i bambini tra i 12 mesi e i 4 anni.
Questa malattia è caratterizzata dalla comparsa di piccole macchie cutanee di color rosso-brunastro ed è diffusa in tutto il mondo, sebbene sia diventata un po’ meno comune da quando esiste la vaccinazione.
Cause
Il morbillo è causato da un virus che appartiene al genere morbillivirus, il quale fa parte, a sua volta, dell’ordine mononegavirales e della famiglia paramyxoviridae.
La particolarità dei virus morbillivirus è che questi sono dotati di capside, ossia un particolare involucro esterno che protegge il virus dalle insidie dell’ambiente esterno. Inoltre, questi virus possiedono per materiale genetico un solo filamento di RNA.
Come si trasmette il virus del morbillo?
Questa avviene soprattutto in maniera diretta, stando a stretto contatto con persone affette dal virus. Quindi attraverso gli starnuti e la tosse del soggetto colpito dal virus: la loro inalazione, da parte di chi è nelle vicinanze, comporta la trasmissione dell’infezione. Al momento dell’inalazione, il morbillo si annida a livello della bocca e dei polmoni e da qui si moltiplica fino a diffondersi nel resto dell’organismo.
Trasmissione indiretta del virus
Le goccioline volatili di tosse e raffreddore di un soggetto affetto da morbillo possono anche depositarsi sugli oggetti e renderli un mezzo di contagio. In questo modo, chi tocca tali oggetti può infettarsi, in particolar modo se dopo averli manipolati mette le mani in bocca o le porta nelle vicinanze del naso.
Sintomi del morbillo
La comparsa dei primi sintomi si ha circa una decina di giorni dopo il contagio (periodo di incubazione) dove il morbillo esordisce con una serie di sintomi che possono ricordare un raffreddore oppure un’influenza: naso che cola, occhio che lacrima, palpebre gonfie, starnuti ecc. Successivamente i sintomi evolvono iN dolore e malessere, tosse secca, febbre alta, perdita di appetito e, sintomo caratteristico, rash cutaneo. Questo determina la comparsa su tutto il corpo di macchie rossastre, leggermente in rilievo e di grandezza variabile. La diffusione di queste macchie richiede uno o due giorni, mentre, per la completa scomparsa, è necessario attendere dai 4 ai 7 giorni.
Trattamento dei sintomi
La risoluzione spontanea del morbillo richiede dai 7 ai 10 giorni. Questo è il tempo che serve al sistema immunitario di un individuo sano per contrastare ed eliminare dall’organismo ogni traccia del virus. Ma quanto l’infezione è particolarmente fastidiosa si può fare ricorso ad alcuni semplici rimedi, talvolta davvero molto efficaci.
Innanzitutto, per alleviare la febbre, il dolore generalizzato ed il senso di malessere è buona norma assumere farmaci antinfiammatori e al tempo stesso analgesici, come il paracetamolo e l’ibuprofene. Ovviamente è bene rivolgersi prima al medico curante dal momento che questi farmaci possono risultare anche pericolosi se assunti da soggetti al di sotto dei 16 anni.
Inoltre, per limitare la diffusione dell’infezione è bene restare a casa fino al termine del rash cutaneo.
Vaccini
Il morbillo è prevenibile con il vaccino MPR (dove M sta per morbillo, P per parotite e R per rosolia). Questo vaccino viene eseguito nel corso dell’infanzia attraverso due iniezioni: una a 12-13 mesi circa e un’altra a 5-6 anni (solitamente poco prima di iniziare la scuola elementare). La sua efficacia è del 98-99%.
Dal 2017, con l’introduzione del decreto legge in materia di prevenzione vaccinale per i minori da zero a 16 anni, la vaccinazione contro il morbillo è divenuta obbligatoria e si può decidere se effettuarla in un’unica iniezione insieme ad altre 3 coperture vaccinali (la cosiddetta vaccinazione quadrivalente MPRV, che comprende i vaccini: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella).
I bambini che hanno già contratto la malattia sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione in quanto già immunizzati per effetto della malattia naturale.
Infine, è bene ricordare che le vaccinazioni obbligatorie sono un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia e che la violazione di tale obbligo comporta l’applicazione di significative sanzioni pecuniarie.