Come scegliere la protezione solare giusta per ogni fototipo di pelle

E’ arrivato il momento di mettere la protezione solare in valigia: ma come scegliere quella più adatta alla propria pelle per tenerla lontana da ustioni e scottature?

Sia che venga acquistata in profumeria, in farmacia o al supermercato, la crema solare deve offrire una protezione adeguata al proprio fototipo, il quale non è altro che il valore che indica la predisposizione ad abbronzarsi con facilità o, al contrario, a sviluppare scottature o eritemi.
Per scoprire quale sia il proprio fototipo e, di conseguenza, come proteggersi al meglio dal sole, basta guardare alla seguente classificazione in fototipi:
Fototipo I: si scotta molto facilmente, di solito senza abbronzarsi. Spesso, ma non per forza, ha efelidi, capelli biondi o rossi, e occhi chiari.
Fototipo II: si scotta facilmente e si abbronza poco. Tende ad avere capelli chiari.
Fototipo III: si può scottare, ma poi di solito si abbronza.
Fototipo IV: raramente si scotta, mentre si abbronza facilmente. Tende ad avere capelli e occhi scuri.
Fototipo V: ha la carnagione bruno olivastra, si abbronza intensamente. Occhi e capelli sono di solito marroni o neri.
Fototipo VI: ha la pelle naturalmente scura o nera, anche quando non si espone al sole. Occhi e capelli sono di solito scuri o neri.

Dunque, è importante utilizzare creme solari con il fattore di protezione adeguati al proprio fototipo. Più il fototipo è basso, più la protezione deve essere alta.
Per capire quando una protezione è alta bisogna guardare al fattore di protezione solare (spesso abbreviato in Spf), indicato dal numero stampato in grande sulle confezioni delle creme solari. Questo fa riferimento ad il numero di radiazioni fermate dal filtro: più è alto l’Spf, meno Uvb passano. Dunque, al momento dell’acquisto deve esser tenuto presente che i filtri con Spf compreso tra 6 e 10 danno una protezione bassa, quelli tra 15 e 25 media, alta invece quelli tra 30 e 50 e molto alta i prodotti con Spf 50+.

Inoltre, è importante tenere a mente che l’Spf si riferisce solo ed esclusivamente alla protezione nei confronti dei raggi Uvb, i quali sono i principali responsabili delle scottature. Dunque, se si cerca una crema che sia in grado di dare un’adeguata protezione anche dai raggi Uva bisogna andare alla ricerca di qualche crema che lo indichi in maniera esplicita con l’equivalente dell’Spf, l’Uva-Pf.
Gli Uva, infatti, sono quei raggi che non ci fanno scottare, ma penetrano in profondità e alla lunga stimolano la formazione di radicali liberi che danneggiano la pelle, provocando rughe e invecchiamento, e il Dna delle cellule, inducendo mutazioni che aumentano il rischio di sviluppare tumori.

Ma come dobbiamo utilizzare la crema solare? La parola d’ordine è abbondare. La dose consigliata è quella di due milligrammi per ogni centimetro quadrato di pelle. Questo significa che, all’incirca, un flacone da duecento millilitri dovrebbe bastare per circa sei applicazioni.
Inoltre, l’ideale sarebbe mettere la crema prima di esporsi al sole, circa un quarto d’ora prima, e poi ogni due ore. E’ importante riapplicarla, poi, dopo ogni bagno, anche se sulla confezione c’è scritto che la crema è resistente all’acqua.

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