Fornitori di energia elettrica: arriva WeKiwi

Secondo i dati Adoc le bollette hanno un impatto sul reddito delle famiglie italiane pari al 6%, rispetto ad una media europea del 4,6%.
Se questa percentuale non bastasse a far suonare un campanello d’allarme aggiungiamo che una famiglia tipo, in un anno (da aprile 2015 ad aprile 2016), ha speso 505 € di energia elettrica.
Queste cifre mettono ancora più in evidenza la necessità di scegliere un fornitore di Luce e Gas che operi realmente in maniera trasparente e permetta così di risparmiare in modo tangibile.
Molte compagnie del settore energetico hanno assunto uno stile di marketing piuttosto aggressivo che, invece di orientare il cliente, ne aumentano la confusione e il timore di essere raggirato.

Come scegliere il miglior fornitore di energia elettrica?

La liberalizzazione del mercato elettrico è la prima garanzia della possibilità di risparmiare, ma una famiglia raggiungerà l’obbiettivo di una spesa minore per l’energia elettrica solo se riuscirà a scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze.
Le ricerche parlano di un risparmio annuo di 150 €, ma in virtù di quanto appena detto non ci si può certo affidare alla fortuna. È indispensabile informarsi e seguire alcuni accorgimenti per districarsi nella babele di tariffe elettriche che le compagnie propongono come fossero tutte imperdibili offerte.

  1. Quanta energia si consuma in un anno. Conoscere il proprio consumo orienta a scegliere il gestore che propone offerte maggiori per quel determinato scaglione di consumi. È un dato semplice da reperire in qualsiasi bolletta alla voce “consumo annuo kWh”, nella sezione “dati fornitura”.
  2. Confrontare le tariffe dei vari fornitori. È il passo più immediato: mettere a confronto le proposte delle diverse compagnie. Gli elementi principali da confrontare sono i servizi di vendita e il prezzo al kilowattora.
  3. Consultare la scheda di confrontabilità. Si tratta di un documento presente in tutti i siti dei fornitori di energia elettrica e consente all’utente di paragonare agevolmente le condizioni delle diverse offerte del mercato libero.
  4. Optare per il pagamento RID. Con l’addebito della bolletta sul proprio conto bancario si risparmiano annualmente circa 18 € per le commissioni dei bollettini postali. È un servizio gratuito che evita il pagamento del deposito cauzionale e che alcuni gestori “premiano” con sconti speciali.
  5. Eliminare la bolletta cartacea. Decidere di ricevere la fattura elettronica, cioè via mail, permette di abbattere ulteriormente i costi fino a 12 € l’anno. Diventa anche più pratico conservarle senza riempire la casa di scartoffie.
  6. Cercare le promozioni del momento. Facendo attenzione alle scadenze dei vari bonus, può essere utile considerare il vantaggio di utilizzare lo stesso fornitore per Luce e Gas.
  7. Verificare se si ha diritto al BONUS LUCE. Lo sconto sulla bolletta come previsto dalla Legge è riservata a: famiglie con Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 7.500 € o con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 €.
    Nel caso si rientri in queste categorie bisogna presentare domanda presso il Comune di residenza.
  8. Scegliere il “tipo” di prezzo. I fornitori di energia elettrica propongono tariffe con tre tipi di prezzi:
    – prezzo fisso, ovvero il prezzo dell’energia resta bloccato per 12 mesi;
    – prezzo indicizzato, che cambia in seguito alle variazioni stabilite dall’AEEG;
    – prezzo a “taglie”, costituito da una cifra fissa mensile che permette di consumare fino a un certa quantità di elettricità.
    Ciascuna offerta di per sé può essere buona o avere degli svantaggi, tutto dipende dalle esigenze di consumo della famiglia
  9. Scegliere il “tipo” di tariffe. Le tre tariffe principali sul libero mercato dell’energia sono:
    – tariffe monoraria con l’energia a prezzo fisse a qualsiasi ora;
    – tariffe biorarie, adatta a chi consuma energia la mattina, la sera e nei fine settimana;
    – tariffa multioraria, che offre risparmio per chi utilizza l’elettricità la notte e la domenica.
  10. Usare la partita IVA. Se si è in possesso di partita IVA esistono offerte specifiche per la clientela business.

Wekiwi, l’esperienza digitale del risparmio

Tra le varie offerte che pullulano nel settore della fornitura di energia elettrica desideriamo segnalare una compagnia che sta portando sul libero mercato una nuova filosofia di vendita.
Si tratta di Wekiwi che sta emergendo nel settore per una mentalità aziendale completamente nuova. Wekiwi, infatti, punta sull’educazione all’utilizzo dell’energia che è sicuramente il primo modo per risparmiare e fare scelte di vita eco-sostenibili.
L’utente, tramite web, può monitorare i propri consumi e gestire direttamente la propria fornitura utilizzando un’App e il SelfCare di Wekiwi.
In questo modo è facile rendersi conto degli sprechi inutili, come ad esempio lo stand-by di molti apparecchi elettronici che arriva a pesare sulla bolletta fino ad un 10% in più.
Con Wekiwi luce e gas si possono ricevere comodamente le fatture per posta elettronica, in questo modo si può fare una scelta nel rispetto dell’ambiente con il vantaggio di risparmiare. La novità è che il fruitore può scegliere quante bollette ricevere in un anno e gestire i pagamenti tramite addebiti diretti sul proprio conto corrente.
La formula vincente di questa compagnia è che il cliente determina la propria “carica”, ovvero l’importo mensile che gli sarà addebitato come acconto e perciò senza lettura del distributore. Dunque, nessuna stima arbitraria, il conguaglio verrà effettuato solo quando il distributore stesso comunicherà la lettura effettiva.
WeKiwi ha tutte le caratteristiche per essere un fornitore di energia elettrica in grado di rendere più leggere le bollette delle famiglie italiane.

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