Clima

Tecnologia Verde: innovazioni per un futuro sostenibile

L’innovazione tecnologica sta svolgendo un ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di uno stile di vita più sostenibile. In questo articolo, esploreremo una serie di avanzamenti nella tecnologia verde che stanno contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere un futuro più ecologico. 1. Dispositivi Elettronici a Basso Consumo Energetico I dispositivi elettronici a basso consumo energetico stanno diventando sempre più comuni sul mercato. Questi dispositivi sono progettati per ridurre al minimo l’energia consumata durante l’uso, contribuendo a risparmiare denaro sulle bollette energetiche e a ridurre l’impatto ambientale. I televisori, i computer, gli elettrodomestici e persino gli smartphone ora sono disponibili in versioni a basso consumo energetico, che utilizzano tecnologie avanzate per ottimizzare l’efficienza energetica. 2. Energia Solare per la Casa L’energia solare domestica è una delle tecnologie verdi più promettenti. I pannelli solari installati

Com’è la situazione attuale dell’ozonosfera?

La buona notizia era arrivata giusto lo scorso 5 gennaio: il buco nell’ozono si stava finalmente riducendo, riducendo la propria dimensione del 20% rispetto al 2005. Ad appena pochi mesi dall’annuncio però, una nuova ricerca sembra già destinata a ridimensionare l’ottimismo della comunità scientifica: se ai poli infatti lo strato di ozono sembra effettivamente in crescita, a latitudini inferiori, la situazione sarebbe molto diversa e ben poco rassicurante. È l’allarme che arriva da uno studio internazionale apparso sulle pagine della rivista Atmospheric Chemistry and Physics, che ha analizzato la distribuzione dell’ozono nell’atmosfera utilizzando una innovativa tecnica satellitare. Una misteriosa fonte di emissioni di clorofluorocarburi infatti sta provocando nuovamente danni allo strato dell’ozono. Il responsabile dell’aumento imprevisto delle emissioni di questi composti chimici non è ancora stato individuato, ma i loro sospetti si concentrerebbero in qualche parte dell’Asia orientale. I colpevoli, precisiamo, sono i clorofluorocarburi, o Cfc, sostanze

La Circolazione atlantica rallenta: in arrivo 20 anni di caldo record

I prossimi 20 anni potrebbero essere ancora più caldi a causa della Circolazione Atlantica meridionale. Quest’ultima trasporta l’acqua calda verso Nord e quella fredda verso Sud. Secondo gli scienziati questo meccanismo sta rallentando e ciò potrebbe dare luogo a un forte aumento delle temperature nel corso dei prossimi due decenni.  Spieghiamo meglio. Il clima terrestre è governato da un sistema chiamato AMOC (Atlantic Meridional Overturning Circulation), sostanzialmente un insieme di correnti che conducono le acque calde dal Golfo del Messico fin verso la Groenlandia, l’Islanda e il mar di Norvegia.A queste latitudini l’acqua del mare si raffredda, scende in profondità e la corrente riporta le masse fredde verso i tropici, dove poi si riscalda nuovamente. Ebbene questo sistema ciclico e infallibile sta subendo un fragoroso tracollo. La velocità della corrente determina quindi la quantità di calore superficiale che viene trasferita nell’oceano più profondo.

Incidenza dei cambiamenti climatici sulla coltivazione delle viti

Negli ultimi decenni si sono registrati numerosi cambiamenti climatici che hanno portato ad un incremento di fenomeni meteorologici estremi i quali hanno messo a dura prova le viti presenti sul nostro territorio. Infatti, le situazioni climatiche estreme stanno mettendo a dura prova la viticoltura. Le conseguenze sulla fisiologia della vite sono molto evidenti e lo dimostrano soprattutto la carenza idrica (negli ultimi 100 anni si è avuta una riduzione della piovosità del 5% con una maggiore concentrazione in alcuni periodi), lo sfasamento delle fasi fenologiche (con l’anticipazione dei tempi di vendemmia, ma soprattutto per i processi di accumulo che avvengono in coincidenza di temperature elevate), gli effetti ossidativi sull’attività fotosintetica, l’alterata sintesi dei composti secondari, come polifenoli ed aromi, i quali si trovano alla base della qualità del vino. In Italia, i vitigni più danneggiati da questo cambiamento climatico sono

Arriva dalla Svezia la soluzione al riscaldamento globale, bioenergie combustibili e stoccaggio Co2, ecco la formula vincente

Alcuni ricercatori della Chalmers university in Svezia dichiarano di avre trovato la ricetta giusta per combattere l’inquinamento attuale. Pubblicato sul Environmental Research Letters, i ricercatori sono convinti che il riscaldamento globale possa essere combattutto con una giusta miscela di bioenergie, cioè con combustibili ottenuti da  piante e derivati, bloccando l’immisione di Co2 prodotta.Utilizzando diversi modelli climatici i ricercatori sono riusciti ad elaborare diverse soluzioni di miscele per produrre i differenti fabbisogni energetici, ottimizzandone la produzione e riuscendo a ridurre di netto la produzione di Co2. Secondo il loro studio, questo permetterebbe di utilizzare fonti green che abbinate allo stoccaggio del Co2 farebbe diminuire il surriscaldamento ambientale nel giro di mezzo secolo. L’unico problema che impedisce l’utilizzo di questa tecnologia è la difficoltà nel garantire uno stoccaggio efficiente dell’anidride carbonica prodotta. Infatti i ricercatori continuano a testare i progetti da loro

Carbone, fa più vittime degli incidenti stradali: l’allarme di Greenpeace

Dati allarmanti scaturiti da una ricerca condotta dall‘Università di Stoccarda e divulgata da Greenpeace che lancia l’allarme: l’inquinamento da carbone in Europa ogni anno miete 22.300 vittime premature numeri assai più alti di quelli degli incidenti stradali, Greenpeace sottolinea inoltre che il carbone a questo punto costa davvero troppo non solo in termini economici ma proprio in vite umane. La ricerca dell’Università di Stoccarda ha messo in evidenza come l’inquinamento atmosferico provocato dalle centrali elettriche a carbone provochi più morti rispetto addirittura agli incidenti stradali in Polonia, Romania, Bulgaria e Repubblica Ceca. In particolare poi in Italia, sottolinea Greenpeace, nel 2010 si attribuiscono al carbone 521 morti premature e la perdita di circa 117.000 giornate di lavoro. Per quanto riguarda l’Italia, Greenpeace punta il dito contro Enel. Alla produzione della grande multinazionale elettrica italiana è riferibile secondo la ricerca, una

cambiamento climatico

Cambiamenti climatici, la Germania è la più colpita

Secondo i dati del servizio meteorologico tedesco, l’aumento delle temperature legato ai cambiamenti climatici risulta più elevato in Germania che in altre zone del pianeta. Per l’esperto l’esperto Thomas Deutschlaender, dal 1881 ad oggi, la temperatura in Germania è infatti salita di 1,4 gradi centigradi, contro una media mondiale che si è attestata sotto il grado: il motivo starebbe nella posizione geografica continentale del Paese.

Riscaldamento globale, si può combattere grazie al deserto

Chi lo avrebbe mai detto che il deserto potesse diventare in un futuro prossimo un prezioso e valido alleato nella lotta al riscaldamento globale capace di assorbire letteralmente come una spugna la temperatura sempre più alta del nostro pianeta, è quello che è emerso da uno studio americano pubblicato su Nature Climate Change. Gli ecosistemi aridi riusciranno ad assorbire una parte della CO2 atmosferica in eccesso – ha spiegato il coordinatore dello studio – Non potranno assorbirla tutta, ma aiuteranno. La scoperta è frutto di un grande esperimento a cielo aperto condotto per ben 10 anni da un gruppo di ricercatori statunitensi coordinati dall’università di Washington nella parte settentrionale del deserto del Mojave, nel Nevada. In questa zona desertica sono state delimitate 9 aree ottagonali, per osservare la reazione dell’ecosistema arido a diverse concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica: tre aree sono

inquinamento

Inquinamento, il numero di vittime ogni anno è preoccupante

Un dato inquietante e allarmante che però non dovrebbe stupire più di tanto visto il tasso di inquinamento raggiunto in molte grandi città in tutto il mondo. Nel mondo infatti ad oggi si contano 12,6 milioni di morti all’anno, pari a uno su quattro, sono attribuibili all’inquinamento ambientale. Lo afferma l’Oms, secondo cui i più colpiti sono i Paesi a basso e medio reddito del sud-est asiatico e le regioni del Pacifico Occidentale, con 7,3 milioni di decessi. In Europa, nel 2012, l’esposizione a fattori di rischio ambientale legati al luogo in cui si vive o si lavora è costata la vita a 1,4 milioni di persone.

cina e clima

Clima e gas serra, la Cina si è impegnata a ridurre le emissioni entro il 2030

La Cina cercherà di inquinare meno nei prossimi anni. La Cina sarà anche una delle principali potenze economiche del mondo ma è tra i paesi che più inquina al mondo in assoluto e l’accordo appena raggiunto con gli Stati Uniti per ridurre le emissioni di gas serra risulta proprio per questo ancora più importante, il patto stipulato prevede il raggiungimento di nuovi obiettivi sulle emissioni di carbonio degli Usa e un impegno preciso da parte della Cina di fermare l’aumento entro il 2030. L’intesa propone inoltre un approccio comune che potrebbe stimolare gli sforzi per un nuovo accordo globale sul clima entro il 2018. L’intesta tra i due paesi più inquinatori al mondo sarebbe stata siglata dopo negoziati segreti tra Stati Uniti e Cine lunghi almeno nove mesi, durante i quali Obama ha anche scritto una lettera a Xi. Come